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sabato 3 novembre 2018

Analisi in tempo reale e valutazione formativa


Nei sondaggi sui bisogni formativi dei docenti è sempre più richiesta una riflessione sui temi della valutazione. Vero è che valutare è compito difficilissimo, sicuramente richiede di essere in qualche misura degli studiosi dedicati, perché non ci si può improvvisare valutatori né ridurre la questione alla produzione di griglie o rubric, come se il passaggio dalle une alle altre risolvesse davvero i problemi.
Valutare gli studenti è diventato ancora più complicato da quando si sono diffusi i test, in cui la portata dell'apprendimento e dell'insegnamento sembra coincidere solo con ciò che può essere misurato. E quando i risultati di test standardizzati vengono percepiti come termini di  misura di responsabilità, troppo spesso si genera una catena di incentivi perversi in tutto il sistema educativo, per cui le prestazioni del test possono diventare più desiderabili delle più sostanziali esperienze di apprendimento.

Ma la valutazione è molto di più dei risultati dei test standardizzati, pure necessari per altri versi e altri scopi. Affinché la nostra pedagogia possa progredire e le cosiddette abilità del ventunesimo secolo producano gli effetti attesi, abbiamo bisogno di metodi affidabili per monitorare la conoscenza e la comprensione degli studenti - per quanto ne siamo capaci - e di intervenire sui processi immediatamente. Abbiamo bisogno di una valutazione formativa.
La valutazione formativa è, per prendere a prestito da Dylan Wiliam, un insegnamento reattivo. L'apprendimento è ottimizzato quando gli studenti ricevono un feedback sui loro processi mentali. Il feedback dovrebbe essere istantaneo e attuabile, regolare e accurato. Nessuna singola valutazione porta il giudizio o la pressione di un esame ad alta posta in gioco. La valutazione formativa non riguarda il voto o il livello, piuttosto rappresenta un supporto agli studenti per riflettere attivamente durante il loro apprendimento. Si concentra sul processo e sull'affinamento di conoscenze e abilità. L'alta posta in gioco e i meccanismi perversi degli esami lasciano il posto a una guida pratica su cosa fare per migliorare. La valutazione formativa segna un cambiamento dalla valutazione di apprendimento alla valutazione  per l'apprendimento.
Come da anni cerco di sostenere, il mezzo digitale è un valido alleato per questo tipo di valutazione. Ciò non vuol dire che i prodotti digitali sostituiscano l'osservazione, il giudizio e il feedback degli insegnanti: niente e nessuno, se non l’insegnante, può rilasciare il giusto feedback sugli elementi di apprendimento più profondi e olistici. C'è, tuttavia, un corpus significativo di conoscenze / abilità che  gli studenti dovrebbero acquisire che si presta alla valutazione formativa e può essere gestito dalla tecnologia.
Ad esempio ci sono applicazioni che monitorano i comportamenti e gli input in tempo reale e rispondono in base alle esigenze e alle necessità individuali. Per non parlare degli ambienti di apprendimento collaborativi.
Un'esperienza di apprendimento digitale ben progettata catturerà allo stesso modo gli elementi del pensiero degli studenti e fornirà un feedback immediato per farli andare avanti: più l’ambiente è intelligente, più il feedback sarà personalizzato. Tale modalità enfatizzerà il miglioramento prima ancora della prestazione, integrando gli insegnanti nel ciclo di feedback, rendendo l'analisi immediatamente disponibile in modo che il  giudizio possa  far progredire l'apprendimento degli studenti.

Tra tanti, il potenziale meno sfruttato dell'apprendimento digitale è proprio l'integrazione di valutazione e apprendimento. Gli ambienti più ricchi riescono a sottendere la valutazione nell'esperienza di apprendimento addirittura attraverso il gioco, per cui mentre l’alunno immagina di giocare in mondi virtuali,  neanche immagina le strutture di misurazione sottostanti il gioco stesso. Ma l'apprendimento basato sul gioco, ahimè, è ancora guardato con sospetto, sebbene il gioco possa essere un umile servitore dell'apprendimento e dell'insegnamento.


Pur non esagerando ciò che la tecnologia può misurare, l'analisi in tempo reale offre un enorme potenziale per consentire le valutazioni più pratiche e alte. E se parlare di valutazione in questi termini può impressionare qualcuno, possiamo sempre coniare una nuova espressiona: che ne dite di  insegnamento reattivo?


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