Con l’emergere dell’Intelligenza Artificiale (AI) come strumento cruciale nella formazione e nella didattica, è fondamentale per i docenti comprendere come interagire efficacemente con questi sistemi. La qualità delle risposte offerte da un modello di AI è strettamente legata alla qualità del prompt, ovvero della richiesta o comando iniziale fornito. E' quindi in sé una competenza saper costruire buoni prompt, distinguere i diversi tipi di prompt e conoscere alcune strategie di base di ingegneria del prompt. Questa pratica sviluppa competenze trasversali come la comunicazione, la creatività e il pensiero critico negli studenti. Pertanto occorre insistere che la preoccupazione diffusa tra molti docenti, impegnati più a riflettere sul dibattito legato al "plagio" e al "cheating" nell’utilizzo dell’AI che su come introdurre l'AI nella didattica in modo costruttivo, deve essere vinta.
Il prompt è il messaggio che forniamo a un modello di AI per ottenere una risposta. Può trattarsi di una domanda, un comando, una descrizione o qualsiasi tipo di input testuale. La chiarezza, la specificità e la struttura del prompt determinano direttamente la pertinenza e l'accuratezza della risposta dell'AI.
Per esempio, un prompt vago come “Parlami di scienza” porterà a una risposta generica e potenzialmente poco utile. Al contrario, un prompt più specifico, come “Spiega la teoria dell'evoluzione di Darwin in un linguaggio adatto agli studenti di scuola superiore”, guiderà l'AI verso una risposta mirata e utilizzabile in un contesto didattico.
Quindi,
se voglio una risposta esaustiva, devo sapere cosa chiedere e sapere valutare ciò che mi viene poi restituito
Esistono diversi tipi di prompt, che possono essere utilizzati a seconda delle esigenze didattiche:
Prompt Informativi: Utilizzati per ottenere informazioni o spiegazioni su un argomento. Esempio: “Descrivi i principali eventi della Rivoluzione Francese”.
Prompt Creativi: Richiesti per generare idee, storie o contenuti originali. Esempio: “Scrivi un racconto breve ambientato in un mondo futuristico”.
Prompt Analitici: Utilizzati per analizzare un testo o un concetto. Esempio: “Analizza il significato simbolico del mare in 'Moby Dick'”.
Prompt Istruttivi: Finalizzati a fornire istruzioni passo-passo. Esempio: “Spiega come costruire un esperimento scientifico per dimostrare la legge di Archimede”.
Prompt di Supporto alla Valutazione: Usati per creare quiz, verifiche o valutazioni formative. Esempio: “Genera 10 domande a scelta multipla sulla Rivoluzione Industriale”.
L’ingegneria del prompt è l’arte di progettare richieste che ottimizzino le risposte dell’AI.
Un buon prompt avrà almeno queste caratteristiche:
Chiarezza: Un prompt chiaro elimina ambiguità e aiuta l'AI a comprendere meglio la richiesta.
Specificità: Più dettagliato è il prompt, più pertinente sarà la risposta. Specificare il formato, il tono o il contesto è spesso utile.
L’utilizzo dell’ingegneria del prompt non è solo una competenza utile per i docenti, ma può essere anche un metodo efficace per sviluppare competenze trasversali negli studenti. Progettare prompt richiede infatti un’analisi attenta, creatività e pensiero critico, tutte competenze chiave nel contesto educativo contemporaneo.
Progettare un prompt efficace implica l’uso di un linguaggio chiaro e preciso. Ad esempio, gli studenti potrebbero essere invitati a creare un prompt per ottenere una spiegazione scientifica comprensibile ai bambini di dieci anni. Questo esercizio li aiuterebbe a migliorare le loro abilità di sintesi e comunicazione.
L’ideazione di prompt creativi stimola l’immaginazione degli studenti. Per esempio, si potrebbe chiedere loro: “Scrivi un prompt per generare un dialogo tra due personaggi storici su un tema attuale, come il cambiamento climatico”. Questo tipo di attività incoraggia gli studenti a esplorare connessioni insolite e a pensare fuori dagli schemi.
Creare prompt analitici richiede una comprensione profonda di un argomento e la capacità di individuare gli elementi essenziali da esplorare. Ad esempio, si potrebbe chiedere agli studenti: “Crea un prompt che spinga l’AI ad analizzare le cause e le conseguenze di un evento storico specifico, come la caduta dell’Impero Romano”. Questo tipo di esercizio li aiuta a sviluppare un pensiero critico e a riflettere sulle relazioni causa-effetto.
Uno dei timori principali dei docenti riguardo all’uso dell’AI è che gli studenti possano utilizzarla per "barare" o plagiare, copiando semplicemente le risposte generate. Tuttavia, è essenziale ridefinire questi concetti nel contesto dell'apprendimento digitale.
Copiare direttamente la risposta generata dall’AI: Questo approccio può essere considerato cheating, poiché lo studente non elabora il contenuto.
Leggere, modificare e adattare la risposta: In questo caso, lo studente compie un passo verso l'elaborazione critica del contenuto.
Selezionare e migliorare parti di più risposte: Questo processo richiede analisi e creatività.
Utilizzare l’AI per feedback e revisione: Qui, l’AI diventa un partner per il miglioramento continuo, piuttosto che un sostituto del lavoro dello studente.
Consultare l’AI per ispirazione: Questo approccio è simile a consultare un’enciclopedia o altre risorse online.
Integrare contenuti propri con suggerimenti AI: Questa pratica dimostra una padronanza del contenuto e un uso strategico dello strumento.
Il ruolo del docente è fondamentale nel guidare gli studenti verso un uso etico e consapevole dell’AI.
Questo vuol dire:
Esplicitare le aspettative: Chiarire cosa costituisce un utilizzo accettabile dell’AI.
Chiarire il supporto richiesto all'AI: Incoraggiare gli studenti a riconoscere l’AI come fonte di supporto, non come autore principale.
Valutare il processo, non solo il prodotto: Prestare attenzione al percorso seguito dallo studente per arrivare al risultato finale.
Qualche consiglio...
Sperimentare e apprendere: Non abbiate paura di sperimentare con diversi tipi di prompt. Ogni iterazione rappresenta un'opportunità per imparare e migliorare.
Adattare i prompt al pubblico: Pensate sempre al destinatario finale delle informazioni. Se state progettando un prompt per studenti, assicuratevi che la risposta sia comprensibile e coinvolgente per loro.
Utilizzare esempi e modelli: Includere esempi nel prompt può aiutare l’AI a fornire risposte più precise. Per esempio: “Crea una lezione come questa, ma focalizzata sul Rinascimento”.
Richiedere feedback: Gli strumenti di AI possono migliorare anche attraverso il feedback dell’utente. Se una risposta non è soddisfacente, riformulate il prompt per chiarire meglio la richiesta.
Investire tempo ed energie nell'apprendimento dell'ingegneria del prompt può tradursi in risorse più efficaci, esperienze di apprendimento più coinvolgenti e un maggiore supporto alle attività educative.
L’AI non sostituisce il docente, ma lo affianca come strumento potente, sempre più efficace quanto più sapientemente viene utilizzato.
Riconsiderare il concetto di "plagio" e "cheating" alla luce di queste nuove pratiche ci permette di vedere l’AI non come un ostacolo, ma come un'opportunità per innovare i processi educativi e preparare gli studenti a un futuro sempre più digitale.
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