I
datori di lavoro affermano di avere difficoltà a trovare nuovi assunti con
buone capacità di comunicazione orale.
Una ricerca effettuata negli Stati Uniti nel 2018 ha dimostrato che otto dirigenti su dieci e nove responsabili delle assunzioni su dieci ritengono che i neolaureati hanno davvero bisogno di buone capacità di parlare quando cercano lavoro.
Ma poche scuole insegnano esplicitamente tali abilità, anzi la comunicazione verbale è spesso classificata come "soft skill", considerata di importanza inferiore rispetto alla comunicazione scritta e letta.
Parlare con gli altri di idee e lavoro è fondamentale per l'apprendimento. Tuttavia la preparazione alla carriera, anche se molto importante nella costruzione di un progetto di vita di uno studente, non è centrale per un docente, o non è importante più delle vite sature di tecnologia dei suoi studenti, che sempre più spesso vivono in vere e proprie bolle di intrattenimento e comunicano nei modi adeguati al digitale, mentre la loro comunicazione faccia a faccia non è sviluppata come una volta.
Una ricerca effettuata negli Stati Uniti nel 2018 ha dimostrato che otto dirigenti su dieci e nove responsabili delle assunzioni su dieci ritengono che i neolaureati hanno davvero bisogno di buone capacità di parlare quando cercano lavoro.
Ma poche scuole insegnano esplicitamente tali abilità, anzi la comunicazione verbale è spesso classificata come "soft skill", considerata di importanza inferiore rispetto alla comunicazione scritta e letta.
Parlare con gli altri di idee e lavoro è fondamentale per l'apprendimento. Tuttavia la preparazione alla carriera, anche se molto importante nella costruzione di un progetto di vita di uno studente, non è centrale per un docente, o non è importante più delle vite sature di tecnologia dei suoi studenti, che sempre più spesso vivono in vere e proprie bolle di intrattenimento e comunicano nei modi adeguati al digitale, mentre la loro comunicazione faccia a faccia non è sviluppata come una volta.
Infatti gli insegnanti che includono abilità di comunicazione orale nella loro attività
in genere lo fanno in un contesto che non ha nulla a che fare con il lavoro,
sostenendo che tali abilità hanno un valore intrinseco e sono
trasferibili anche in contesti diversi dalla classe.
Ma non
tutti i discorsi sostengono l'apprendimento.
In
genere, tale istruzione assume una forma consolidata, consistente in
presentazioni di slide, quasi sempre in PowerPoint, conduzione di
dibattito, discussioni o consegna di una ricerca/studio davanti alla classe.
Perché
i discorsi in classe promuovano l'apprendimento, devono essere responsabili nei
confronti della comunità di apprendimento, basarsi su conoscenze accurate e
appropriate ed essere sostenuti da una logica rigorosa.
Perché
un discorso sia chiaro e comunicativo, è necessario quindi strutturarlo ma anche
sviluppare le capacità degli studenti di ascoltarsi a vicenda, basarsi
sulle idee reciproche, parlare in modo conciso e preciso e supportare
ogni dichiarazione con i fatti.
Lavorando
in piccoli gruppi, gli studenti andrebbero esercitati a rispondere ai commenti
reciproci in modo da suscitare più discussioni.
Non
basta dire: 'Oh, è carino', ma 'Mi piace quello che hai appena detto. Mi
chiedo anche se ci hai pensato. ...' Questa è una risposta che indica che si è
prestato un ascolto attento, da usare come punto di partenza per un
approfondimento della discussione.
Come
pratica di allenamento allo speaking si potrebbe suggerire di
organizzare la comunicazione orale in due fasi: before speaking e while
speaking.
Nella
prima fase l'insegnante aiuta gli studenti a imparare ad analizzare il pubblico previsto per l'intervento, a costruire e organizzare contenuti su misura per quel
pubblico e ad aggiungere eventualmente pertinenti ausili visivi. Nel
secondo, si concentra sull'actio: posa, voce, contatto visivo,
gesti e velocità.